Il falco pecchiaiolo, noto scientificamente come Pernis apivorus, è un rapace appartenente alla famiglia degli Accipitridi. Si distingue dagli altri rapaci per la sua dieta specializzata in larve di vespe e api, da cui deriva il suo nome.
Aspetto: Il falco pecchiaiolo presenta una notevole variabilità nel piumaggio, rendendo difficile l'identificazione. Generalmente, presenta parti superiori marroni e parti inferiori più chiare, con barrature più o meno evidenti. Le dimensioni sono simili a quelle di una poiana, ma con ali più lunghe e strette e una coda più lunga. Un carattere distintivo è la presenza di scaglie protettive intorno agli occhi, che lo proteggono dalle punture degli insetti.
Habitat e Distribuzione: È un uccello migratore. Nidifica in Europa e Asia occidentale, preferendo boschi maturi con radure, vicino a campi coltivati e prati, dove è più facile trovare i nidi di vespe e api. Durante l'inverno migra in Africa subsahariana. La sua presenza in Italia è legata al periodo riproduttivo ed è più comune nelle regioni settentrionali.
Comportamento: Il falco pecchiaiolo è un uccello relativamente timido e difficile da osservare. Vola spesso a bassa quota, esplorando il terreno alla ricerca dei nidi di imenotteri. Possiede una vista acuta che gli permette di individuare anche piccoli dettagli.
Alimentazione: La sua dieta è principalmente composta da larve e pupe di vespe e api, che scava con le zampe dai nidi sotterranei. Integra la sua alimentazione con altri insetti, piccoli vertebrati e occasionalmente anche frutta.
Riproduzione: La stagione riproduttiva inizia in primavera. La coppia costruisce un nido voluminoso sugli alberi, utilizzando rami e foglie. La femmina depone generalmente 1-3 uova, che vengono incubate per circa 30-35 giorni. I giovani falchi pecchiaioli restano nel nido per circa 40-45 giorni, durante i quali vengono nutriti dai genitori.
Stato di Conservazione: A livello globale, il falco pecchiaiolo è considerato una specie a "Minor Preoccupazione" (Least Concern) dalla IUCN. Tuttavia, la distruzione dell'habitat, l'uso di pesticidi e la persecuzione diretta rappresentano ancora delle minacce per la sua sopravvivenza.
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